Tempo fa Siddharta comprese che Nam myoho renghe kyo è la Legge della vita e dell'universo, la pulsante e misteriosa energia che è alla base di tutti i fenomeni, il suono che fa vibrare la corda nascosta che è dentro di noi! Nichiren Daishonin la diffuse a tutti.

Il buddismo e l'eutanasia

  • Posted: 2/11/2009 09:15:00 AM
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  • Author: Marco

Il Buddismo parla spesso del concetto di "sacralità della vita", tuttavia è molto difficile comprendere profondamente ciò che può essere considerato l'atteggiamento corretto davanti a decisioni etiche come quelle dell'eutanasia di cui se ne sta parlando ultimamente, un Italia spaccata in due che crea, per l'ennesima volta, solo confusione! Riporto un breve testo tratto da alcuni studi sugli scritti di Nichiren Daishonin, il Budda che ha fondato l'insegnamento a cui attingo, premettendo personalmente che il dubbio, riguardo all'argomento eutanasia resta ancora vivo dentro di me.

Da BUDDISMO E SOCIETA' n. 131:
Lo sviluppo odierno della medicina ha reso possibile il prolungamento artificiale della vita, aprendo una serie di questioni difficili da risolvere, come quelle della morte cerebrale o dell'accanimento terapeutico, arrivando a rendere problematica la definizione stessa di vita. Ad esempio, si può definire vita a tutti gli effetti quella di chi ha perso il controllo psico-fisico di sé? Come valutare un eventuale testamento biologico di chi, in possesso delle proprie facoltà mentali, si appella alla cosiddetta "morte dignitosa" rifiutando su di sé il prolungamento artificiale della vita che ne intacchi la dignità, richiedendone l'interruzione in condizioni di non autosufficienza grave?
Secondo il Buddismo "la dignità della vita" consiste nel manifestare la sua natura fondamentale (vero io). Nel corso dell'esistenza noi "completiamo" la nostra vita, la manifestiamo pienamente, e quindi, come scrive Ikeda, «la decisione di quando terminare la vita deve essere lasciata alla vita stessa, non alla ragione o ai sentimenti».
È un'affermazione che induce ad approfondire la riflessione, per non giudicare la vita in base a ragionamenti dogmatici o "categorici" e per apprezzarne pienamente la grandezza. ...E ancora dice Nichiren:" È raro nascere umani. Il numero di coloro che sono dotati di un corpo umano è piccolo come la quantità di terra che può stare su un'unghia. E mantenere in vita un corpo umano è difficile come per la rugiada restare sull'erba. Ma è più importante vivere un solo giorno con onore piuttosto che vivere sino a centoventi anni e morire in disgrazia." In questa lettera il Budda Nichiren afferma che è più importante vivere un solo giorno con onore piuttosto che vivere a lungo inutilmente. Sembrano due concetti in contraddizione, ma il messaggio è: non confondere l'obiettivo primario e quello secondario. La salute e la longevità non hanno valore di per sé, ma servono per vivere in maniera significativa.
Non risparmiarsi significa quindi vivere «accumulando i tesori del cuore», valorizzando la propria vita e avendo a cuore quella altrui in quanto manifestazioni della Legge mistica, e ciò significa manifestare pienamente la propria umanità.

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